Ricordando Claudio Capone

11.01.2017 09:57

Quanto ci mancano i doppiaggi di Claudio Capone. Elegante e avvolgente, l'inconfondibile voce di Claudio Capone resta nell’immaginario di tutti legata al commento di documentari e servizi di divulgazione scientifica, come Quark, Superquark, Geo & Geo, Passaggio a Nord-Ovest e Ulisse. Ogni produzione televisiva, dal documentario al film, dallo spot alla soap opera, era impreziosita dall’inconfondibile timbro vocale del noto doppiatore. Unica risuona ancora la sua voce, capace di rendere interessante e comprensibile ogni doppiaggio televisivo e cinematografico.  Claudio Capone nacque il 18 Agosto del 1952 a Roma, città nella quale iniziò le prime esperienze giovanili in campo televisivo come attore (interpretò Checchino Bellucci ne Il giornalino di Gian Burrasca diretto da Lina Wertmüller nel 1964 e Qui squadra mobile nel 1976) e teatrale, interpretando Marcellino pane e vino, per poi dedicarsi esclusivamente al doppiaggio, l'attività principale in età matura. Sposato e padre di due figli, è stato doppiatore in film, telefilm, soap opera, cartoni animati e messaggi pubblicitari nazionali e locali. Tra i personaggi doppiati ricordiamo Ronn Moss (Ridge Forrester) in Beautiful e Stephen Collins, il reverendo Eric Camden in Settimo cielo; altri sono, per citarne alcuni: Luke Skywalker(Mark Hamill) nella famosa serie di Guerre Stellari, Stephen Fry, Oscar Wilde, Francesco Giuseppe nella trilogia (ridoppiata) Sissi,Brad Davis nella parte di Billy Hayes in "Fuga di mezzanotte", John Travolta in Face/off e nel film Phenomenon, Steve Guttenberg dal primo al quarto capitolo della saga cinematografica Scuola di polizia, Don Johnson nei telefilm Miami Vice e Nash Bridges, Martin Sheen nel ruolo di Kit Carruthers in La rabbia giovane (1973) di Terrence Malick. Nel 1995, vince il premio "Leggio d'oro voce maschile televisiva" per il doppiaggio di Ron Moss in Beautiful. Muore improvvisamente il 23 giugno 2008, all'età di 55 anni, colpito da un ictus, mentre era in Scozia in compagnia del documentarista Mauro Riga per lavoro e per diletto, vista la passione per l'attività venatoria: durante la notte del 21 giugno accusa un malore e la mattina successiva viene trasportato da Crieff nella vicina città di Perth (UK) ove, aggravatosi, muore due giorni dopo. La prima puntata di Superquark andata in onda dopo la sua scomparsa, il 3 luglio 2008, gli ha dedicato un omaggio. In tale circostanza un commosso Piero Angela lo ha definito un uomo molto speciale che non soltanto possedeva una voce splendida e inconfondibile, ma la sua era soprattutto una lettura intelligente, che dava significato ai testi e contribuiva a renderli chiari.

Fonte bibliografica: Wikipedia